Una forte emozione il primo fischio

Riportiamo una intervista di Giorgio Ermanno Minafra a Farhane Salah Eddine:

Cosa ti ha spinto a diventare arbitro?
“E’ stato mio zio Daoudi Tilouani che per motivi di lavoro, trovandosi a Coverciano e ispirato dalla figura di Collina, mi ha fatto spesso vedere le sue foto e i suoi filmati di quando arbitrava. Sono stato coinvolto così tanto che non vedevo l’ora di poter iniziare ad arbitrare e mi sono informato su dove fosse la sezione a Viterbo, contattandola. il Presidente Luigi Gasbarri mi ha invitato a venirlo a trovare in sezione per conoscerci. Quel giorno mi ha accompagnato mio padre, il quale è stato colpito dall’entusiasmo che gli
ha trasmesso il Presidente e mi ha spinto a segnarmi al corso arbitri e da lì è iniziata questa avventura”.
Raccontaci le emozioni del tuo esordio e di questi tuoi primissimi mesi in campo
“L’ho aspettato con ansia e la gioia è arrivata il martedì prima della gara del 16 ottobre scorso. Ho controllato sempre il cellulare per verificare l’arrivo
della mail e, a mezzogiorno, dopo la quarta ora di scuola, il telefono ha vibrato e sono subito andato su Sinfonia ad accettarla. Ero designato per Calcio Tuscia – Csl Soccer di Giovanissimi Provinciali al campo Cus di Viterbo. Il sabato ho preparato accuratamente la borsa, controllandola più volte per non dimenticare nulla. La mattina della gara ho preso
il primo bus da Vetralla, dove abito, a Viterbo delle 8.45 per essere con largo anticipo alla partita. Prima della gara tutta la mia famiglia mi ha incoraggiato. Fischio di inizio alle ore 11, ho provato una forte emozione al primo fallo fischiato ma ero certo di non avere sbagliato, ho fatto anche due espulsioni e la gara è terminata per la cronaca 9-0 per i padroni di casa. Alla fine del primo tempo mi incoraggiò tantissimo il mio tutor Francesco Celletti, dicendomi che avevo fatto tutto bene, consigliandomi di prestare più attenzione alle rimesse laterali e che avevo già delle buonissime qualità”.

Consiglieresti ai tuoi amici di scuola di frequentare il corso arbitri ed iniziare questa avventura?
“Questa esperienza mi sta coinvolgendo tanto e certamente la consiglierei ai miei amici. Da poco ho fatto iscrivere al prossimo corso anche mio cugino. A scuola i miei compagni spesso mi chiedono informazioni, qualcuno è scoraggiato dagli insulti, altri sono calciatori, qualcun altro magari si iscriverà”.
Da arbitro, hai un sogno nel cassetto?
Il mio sogno è di finire gli studi prendendo una laurea, attualmente sto studiando alla scuola Alberghiera Farnese a Caprarola e vorrei diventare un grande Chef. Oltre questo, vorrei poter diventare arbitro internazionale in modo tale da poter girare in tutto il mondo con la mia nuova passione, il fischietto!”.

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